I DISTURBI SESSUALI DELLA COPPIA: CHI SONO QUESTI SCONOSCIUTI?!

Disturbi coppia

La sessualità si impara. Il presupposto della terapia è che si possono correggere gli errori e prepararsi a vivere o scoprire questa dimensione in cui sentimenti, emozioni, divieti, differenze, devono trovare una nuova organizzazione. (R. Giommi, 2009)

Il rapporto di coppia è una delle situazioni più semplici e al contempo complicate al mondo. La relazione che intercorre tra fidanzati e/o coniugi si basa su fiducia, rispetto reciproco e sostegno ma ciò non esime i soggetti dall’incappare in problematiche a tratti ben definite e al contempo nebulose. Può capitare in un momento della vita, contraddistinto da una vita appagante sia dal punto di vista relazionale sia da quello sessuale che qualcosa si rompa e non si riesca a capire il perché. Inizia quindi un iter fatto di visite mediche e recriminazioni reciproche che, sebbene alcune volte siano uno spiraglio al pari di una nave in burrasca che intravede il porto, non possono totalmente esserne la causa. A volte infatti non è il carattere, l’attitudine personale o il puro disturbo fisico ad essere concausa del problema ma semplicemente, se così si può dire, un problema relazionale che sconvolge sibillino la vita coppia e si insinua, come una serpe, nella vita sessuale dei soggetti. Può accadere quindi che il sintomo sessuale, sia nell’uomo che nella donna, sia in realtà un problema che trae origine dalla relazione di coppia.

Qual è il concetto base di questi disturbi?

In realtà, come nella lista della spesa, ne esistono parecchi dalle più vivaci forme; una coppia che si dimentica il piacere del fare l’amore, che trova poco tempo per sé o semplicemente che si vergogna delle problematiche in atto tanto da farne un tabù. Dolore, impotenza, vergogna, recriminazione reciproche, calo del desiderio e il non voler vedere il problema sono i sentimenti e i comportamenti più comuni che si mettono in moto inconsciamente fino a prendere forma in comportamenti stereotipati che ledono, come una goccia che scava la roccia, il rapporto di coppia. Quando inoltre, la problematica sessuale, assume queste sfumature e diventa un’abitudine talmente forte da non poter fare a meno di “prenderla in mano” ed affrontarla si parla, di impotenza di coppia. Di tale argomento esistono variabili sfumature, si parla infatti di impotenza con alleanza e di impotenza con ostilità.

  • L’impotenza con alleanza fa riferimento ad un rapporto di coppia solitamente buono dove il sesso viene visto come non necessario o come un tabù. In particolare il meccanismo messo in atto è quello della negazione cioè del non vedere il problema, di negare l’evidenza e di limitarsi a fugaci contatti senza incappare nell’atto sessuale completo.
  • L’impotenza con ostilità fa riferimento, invece, ad un rapporto di coppia in cui si cela una sorta di aggressività latente e che si scatena in tutta la sua forza distruttiva, come un incendio che distrugge ettari di un bosco. Rabbia, risentimento, incomprensioni non risolte, fan capolino in questa situazione e si abbattono quindi sulla vita sessuale della coppia.

Quali sono dunque questi disturbi? Vediamoli insieme.

Premetto che tratterò in breve questi disturbi non da un punto di vista organico ma psicologico. Molte problematiche sessuali infatti, come dicevo prima, possono sia riferirsi a cause mediche sia a cause psicologiche, con sentimenti correlati che i soggetti possono o meno assumere.

  1. Mancanza di desiderio. Per cui la persona non ha nessuna fantasia sessuale oppure nessun interesse per l’attività sessuale. Non prende nessuna iniziativa e reagisce contro voglia alle “avances” del partner, rispondendo lentamente anche se alla fine riesce ad avere un rapporto. I sentimenti ad esso correlati possono far riferimento sia alla paura di comunicare i propri desideri al partner, sia da inibizioni e preoccupazioni che provengono dalle proibizioni culturali. Al contempo vi sono casi in cui è ivi presente la paura inconscia di una relazione intima tanto da mettere in atto alcune modalità di evitamento che portano il soggetto ad eliminare il sentimento per non sentirsi in pericolo e non rischiare così di essere, in futuro, abbandonato [Kaplan, 1979].
  2. Avversione sessuale. Caratterizzata da un’ansia dilagante nei confronti di tutto ciò che è sessuale andando così ad evitare qualsiasi genere di contatto o di parlarne. Diventa quindi una sorta di tabù da tener nascosto e da evitare in tutti i modi;
  3. Disfunzione erettile (Impotenza). Può essere sia di origine organica che psicologica. In riferimento a quest’ultimo punto viene solitamente correlata ad ansia da prestazione; nello specifico dal timore di non riuscire a mantenere un’erezione corretta per abbastanza tempo. In particolare i sentimenti che aleggiano nell’uomo si identificano con la paura di non essere amato, con il timore dell’insuccesso, con l’incapacità di abbandonarsi alle proprie sensazioni corporee o semplicemente a causa di stress interni ed esterni.
  4. Disturbo dell’orgasmo sia maschile che femminile. Orgasmo ritardato o assente dopo una fase di eccitazione sessuale soddisfacente. Solitamente le persone soggette a tale disturbo riferiscono di aver provato, nel corso del tempo, ansia di prestazione e frustrazione in quanto lesi nell’immagine di sé;
  5. Eiaculazione precoce e tardiva. Il primo caso fa riferimento ad una eiaculazione imminente a seguito di una stimolazione sessuale minima o ancor prima di iniziare il rapporto. L’uomo non riesce a controllare i suoi impulsi provando poco dopo un senso di vergogna, timore e inadeguatezza per non aver soddisfatto sé stesso ma soprattutto la partner. Il secondo caso, all’opposto del primo, riguarda un’eiaculazione lenta e trattenuta per molto tempo causando, alcune volte, nella partner ma anche nell’uomo stesso dolore alle parti genitali e al corpo.
  6. Dolore sessuale (dispenuria). Può avvenire sia negli uomini che nelle donne, anche se si osserva una percentuale di incidenza maggiore in quest’ultime. È un disturbo caratterizzato da un dolore intenso durante o dopo un rapporto sessuale. Le caratteristiche psicologiche ad esso correlate sono differenti tra uomo e donna: per i primi si identificano con un lascito di una malattia genitale passata che si ripercuote psicologicamente sul presente mentre, per le donne, può essere caratterizzato da ansia inseguito all’incapacità di rilassarsi, atteggiamento di controllo di sé, o nei casi limite di un’educazione estremamente religiosa o a traumi di origine sessuale pregressi.
  7. Vaginismo. Con questo termine si intende la ricorrente o persistente contrazione dei muscoli perineali quando si tenta la penetrazione. Ha solitamente un esordio repentino che viene a manifestarsi durante la prima penetrazione o successivamente. La paura è il sentimento chiave di questo disturbo, associata al dolore che si teme di provare, portando così la donna a subire elevati livelli di frustrazione che conducono non solo ad un’insoddisfazione a livello sessuale proprio o del partner ma che, a volte, inducono la donna a non sottoporsi a controlli ginecologici per il terrore nei confronti degli strumenti ivi utilizzati.

Abbiamo visto alcuni disturbi che incorniciano la vista sessuale di una coppia (esistono in natura altri tipi di disturbi sessuali che tratterò più avanti), con diverse caratteristiche e collocazioni, ma come possiamo notare i sentimenti psicologici comuni fan riferimento alla frustrazione e all’ansia di qualcosa che è mancante, che ci dovrebbe essere ma che attualmente è bloccato e che porta sia la persona che il partner ad avere, nel qui e ora, delle difficoltà a livello sessuale.

Cosa mi sento di suggerire a chi mi sta leggendo...

Di parlarne, parlarne e ancora parlarne! Per quanto un disturbo sessuale possa causare imbarazzo nella persona che lo prova non deve diventare un tabù, un qualcosa da lasciare nel cassetto sotto un kilo di piumoni invernali e celato alla vista propria e del partner. Lasciare le cose nel dimenticatoio e nel non detto rischia di far inacidire la situazione!! Parlatene con il vostro partner e rivolgetevi ad esperti che sapranno aiutarvi e supportarvi in questo vostro periodo di difficoltà senza nessun imbarazzo, che vi ascolteranno e vi sapranno consigliare al meglio; supportandovi passo dopo passo alla scelta del percorso migliore da intraprendere volto alla risoluzione dei vostri problemi.

Dott.ssa Mazzola Alexandra

Psicologa